PELLEGRINAGGI 2019

 LOURDES 

14-19 Luglio: PELLEGRINAGGIO REGIONALE IN TRENO
15-18 Luglio: PELLEGRINAGGIO REGIONALE IN AEREO

23-29 Settembre: PELLEGRINAGGIO NAZIONALE IN TRENO
24-28 Settembre: PELLEGRINAGGIO NAZIONALE IN AEREO

TERRA SANTA

09-16 Marzo: PELLEGRINAGGIO REGIONALE IN AEREO

FATIMA E SANTIAGO

23-29 Aprile: PELLEGRINAGGIO REGIONALE IN AEREO

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XXVII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 11 FEBBRAIO 2019 – B.V. MARIA DI LOURDES

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA XXVII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2019

«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8)

Cari fratelli e sorelle,

«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Queste sono le parole pronunciate da Gesù quando inviò gli apostoli a diffondere il Vangelo, affinché il suo Regno si propagasse attraverso gesti di amore gratuito.

In occasione della XXVII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcutta, in India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito, come quelli del Buon Samaritano, sono la via più credibile di evangelizzazione. La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”.

La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). Proprio perché è dono, l’esistenza non può essere considerata un mero possesso o una proprietà privata, soprattutto di fronte alle conquiste della medicina e della biotecnologia che potrebbero indurre l’uomo a cedere alla tentazione della manipolazione dell’“albero della vita” (cfr Gen 3,24).

Di fronte alla cultura dello scarto e dell’indifferenza, mi preme affermare che il dono va posto come il paradigma in grado di sfidare l’individualismo e la frammentazione sociale contemporanea, per muovere nuovi legami e varie forme di cooperazione umana tra popoli e culture. Il dialogo, che si pone come presupposto del dono, apre spazi relazionali di crescita e sviluppo umano capaci di rompere i consolidati schemi di esercizio di potere della società. Il donare non si identifica con l’azione del regalare perché può dirsi tale solo se è dare sé stessi, non può ridursi a mero trasferimento di una proprietà o di qualche oggetto. Si differenzia dal regalare proprio perché contiene il dono di sé e suppone il desiderio di stabilire un legame. Il dono è, quindi, prima di tutto riconoscimento reciproco, che è il carattere indispensabile del legame sociale. Nel dono c’è il riflesso dell’amore di Dio, che culmina nell’incarnazione del Figlio Gesù e nella effusione dello Spirito Santo.

Ogni uomo è povero, bisognoso e indigente. Quando nasciamo, per vivere abbiamo bisogno delle cure dei nostri genitori, e così in ogni fase e tappa della vita ciascuno di noi non riuscirà mai a liberarsi totalmente dal bisogno e dall’aiuto altrui, non riuscirà mai a strappare da sé il limite dell’impotenza davanti a qualcuno o qualcosa. Anche questa è una condizione che caratterizza il nostro essere “creature”. Il leale riconoscimento di questa verità ci invita a rimanere umili e a praticare con coraggio la solidarietà, come virtù indispensabile all’esistenza.

Questa consapevolezza ci spinge a una prassi responsabile e responsabilizzante, in vista di un bene che è inscindibilmente personale e comune. Solo quando l’uomo si concepisce non come un mondo a sé stante, ma come uno che per sua natura è legato a tutti gli altri, originariamente sentiti come “fratelli”, è possibile una prassi sociale solidale improntata al bene comune. Non dobbiamo temere di riconoscerci bisognosi e incapaci di darci tutto ciò di cui avremmo bisogno, perché da soli e con le nostre sole forze non riusciamo a vincere ogni limite. Non temiamo questo riconoscimento, perché Dio stesso, in Gesù, si è chinato (cfr Fil 2,8) e si china su di noi e sulle nostre povertà per aiutarci e donarci quei beni che da soli non potremmo mai avere.

In questa circostanza della celebrazione solenne in India, voglio ricordare con gioia e ammirazione la figura di Santa Madre Teresa di Calcutta, un modello di carità che ha reso visibile l’amore di Dio per i poveri e i malati. Come affermavo in occasione della sua canonizzazione, «Madre Teresa, in tutta la sua esistenza, è stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata. […] Si è chinata sulle persone sfinite, lasciate morire ai margini delle strade, riconoscendo la dignità che Dio aveva loro dato; ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini […] della povertà creata da loro stessi. La misericordia è stata per lei il “sale” che dava sapore a ogni sua opera, e la “luce” che rischiarava le tenebre di quanti non avevano più neppure lacrime per piangere la loro povertà e sofferenza. La sua missione nelle periferie delle città e nelle periferie esistenziali permane ai nostri giorni come testimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più poveri tra i poveri» (Omelia, 4 settembre 2016).

Santa Madre Teresa ci aiuta a capire che l’unico criterio di azione dev’essere l’amore gratuito verso tutti senza distinzione di lingua, cultura, etnia o religione. Il suo esempio continua a guidarci nell’aprire orizzonti di gioia e di speranza per l’umanità bisognosa di comprensione e di tenerezza, soprattutto per quanti soffrono.

La gratuità umana è il lievito dell’azione dei volontari che tanta importanza  hanno nel settore socio-sanitario e che vivono in modo eloquente la spiritualità del Buon Samaritano. Ringrazio e incoraggio tutte le associazioni di volontariato che si occupano di trasporto e soccorso dei pazienti, quelle che provvedono alle donazioni di sangue, di tessuti e organi. Uno speciale ambito in cui la vostra presenza esprime l’attenzione della Chiesa è quello della tutela dei diritti dei malati, soprattutto di quanti sono affetti da patologie che richiedono cure speciali, senza dimenticare il campo della sensibilizzazione e della prevenzione. Sono di fondamentale importanza i vostri servizi di volontariato nelle strutture sanitarie e a domicilio, che vanno dall’assistenza sanitaria al sostegno spirituale. Ne beneficiano tante persone malate, sole, anziane, con fragilità psichiche e motorie. Vi esorto a continuare ad essere segno della presenza della Chiesa nel mondo secolarizzato. Il volontario è un amico disinteressato a cui si possono confidare pensieri ed emozioni; attraverso l’ascolto egli crea le condizioni per cui il malato, da passivo oggetto di cure, diventa soggetto attivo e protagonista di un rapporto di reciprocità, capace di recuperare la speranza, meglio disposto ad accettare le terapie. Il volontariato comunica valori, comportamenti e stili di vita che hanno al centro il fermento del donare. È anche così che si realizza l’umanizzazione delle cure.

La dimensione della gratuità dovrebbe animare soprattutto le strutture sanitarie cattoliche, perché è la logica evangelica a qualificare il loro operare, sia nelle zone più avanzate che in quelle più disagiate del mondo. Le strutture cattoliche sono chiamate ad esprimere il senso del dono, della gratuità e della solidarietà, in risposta alla logica del profitto ad ogni costo, del dare per ottenere, dello sfruttamento che non guarda alle persone.

Vi esorto tutti, a vari livelli, a promuovere la cultura della gratuità e del dono, indispensabile per superare la cultura del profitto e dello scarto. Le istituzioni sanitarie cattoliche non dovrebbero cadere nell’aziendalismo, ma salvaguardare la cura della persona più che il guadagno. Sappiamo che la salute è relazionale, dipende dall’interazione con gli altri e ha bisogno di fiducia, amicizia e solidarietà, è un bene che può essere goduto “in pieno” solo se condiviso. La gioia del dono gratuito è l’indicatore di salute del cristiano.

Vi affido tutti a Maria, Salus infirmorum. Lei ci aiuti a condividere i doni ricevuti nello spirito del dialogo e dell’accoglienza reciproca, a vivere come fratelli e sorelle attenti ai bisogni gli uni degli altri, a saper donare con cuore generoso, a imparare la gioia del servizio disinteressato. A tutti con affetto assicuro la mia vicinanza nella preghiera e invio di cuore la Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 25 novembre 2018

Solennità di N. S. Gesù Cristo Re dell’universo

 

Francesco

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26/27 Gennaio 2019 Incontro di Formazione Protezione Civile a Roma

Formazione Unitalsi Protezione Civile a Roma… presente anche #unitalsimarche con i nostri volontari!

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PELLEGRINAGGI 2019

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Giornata dell’Adesione 02 Dicembre 2018

Nella Giornata Internazionale della Persone con Disabilità in tutta Italia i soci dell’UNITALSI rinnoveranno la propria promessa di appartenenza all’associazione.

“È uno dei giorni più importanti per i soci dell’UNITALSI – ha dichiarato il Presidente Nazionale, Antonio Diella – perché tutti insieme rinnoveremo l’adesione all’associazione ribadendo ancora una volta l’impegno ad essere parte di una grande esperienza di comunione che, attraverso il pellegrinaggio, si avvicina con i nostri volontari a tutte quelle persone che incontriamo sul nostro cammino caritatevole, i poveri, i più deboli, chi è provato dalla sofferenza, le persone con disabilità, gli anziani e gli ammalati. Scegliamo di nuovo e ancora l’Unitalsi, i suoi straordinari pellegrinaggi e costruiamo insieme un nuovo cammino fatto di passione e di bellezza del servizio gratuito”.

In ogni Sezione e Sottosezione dell’Unitalsi, il 2 dicembre 2018 sarà una giornata di festa non solo per l’ingresso dei nuovi soci, ma anche per tutti gli unitalsiani che rinnoveranno la loro “scelta”, un impegno che nasce dal desiderio di realizzare pellegrinaggi e diventare esperienza di tenerezza e carità quotidiana da vivere nei propri territori. L’invito è rivolto anche a tutte le persone che hanno incontrato l’Unitalsi nella loro vita e ne condividono le finalità.

L’Unitalsi con la giornata dell’Adesione vuole, anche, ribadire il proprio servizio a fianco delle persone con disabilità, sostenendo la loro piena inclusione in ogni ambito della vita, forte del supporto dato quotidianamente alle persone in difficoltà che, incontrate in pellegrinaggio, diventano parte integrante della famiglia unitalsiana, agli ospiti delle Case di Accoglienza dell’Associazione e a tutti coloro che manifestano un bisogno.

Quest’anno l’appuntamento assume una valenza particolare in quanto il 2018 rappresenta l’anno del 160° anniversario delle Apparizioni della Madonna a Lourdes e della ricorrenza dei 115 anni di fondazione dell’Associazione.

(dal sito www.unitalsi.it)

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Tema Pastorale anno 2019

Il tema pastorale proposto dal Santuario di Lourdes per il 2019 è: “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”.

L’Unitalsi ha fatto proprio il tema proposto dal Santuario e per questo ha predisposto le schede per l’approfondimento contenute in questo sussidio, utili per un sperimentare un percorso di formazione, scritte con linguaggio semplice e proattivo e con alcune domande per la riflessione personale o di gruppo.

(dal sito Unitalsi.it)

Per scaricare le schede formative:
http://www.unitalsi.info/public/web/documenti/LIBRETTO_schede_pastorali__2019web.pdf

 

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LOTTERIA UNITALSI MARCHE 2018

Ringraziamo tutti i volontari, il vescovo Fabio, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, l’associazione il Sole di Giorgia, la Ludoteca Con il Naso all’insù, il bar Belli e tutti coloro che ci hanno aiutato nella riuscita del #3pellegrinaggiobambini a Loreto!!

I biglietti vincenti della lotteria sono:

1^ premio: 07745 venduto a Senigallia
2^ premio: 01024 venduto ad Ascoli
3^ premio: 05073 venduto a Matelica
4^ premio: 04298 venduto a Loreto
5^ premio: 01817 venduto a Fabriano

 

 

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3 PELLEGRINAGGIO BAMBINI A LORETO UNITALSI SEZ.MARCHIGIANA

Per il terzo anno consecutivo, si svolgerà a Loreto il Pellegrinaggio Bambini organizzato dall’Unitalsi sezione Marchigiana. L’appuntamente è in Piazza della Madonna, dalle ore 9 di domenica 27 Maggio fino alle ore 18.30 per vivere un’incredibile avventura a tema “Piccolo Principe” con tutti i Bambini!

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Giornata dei sacerdoti anziani e infermi a Loreto

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Domenica delle Palme 2018

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